Un anno e mezzo fa Narendra Modi è stato eletto Primo ministro dell’India, portando al governo il partito nazionalista hindu Bharatiya Janata Party (Bjp). In precedenza Modi era stato governatore dello stato di Mujarat dove aveva guidato un periodo di grande crescita economica. Nella campagna elettorale la promessa fu di applicare lo stesso modello all’intero paese, per aggredire la povertà estesa e sfruttare le opportunità di sviluppo economico in un mondo in via di trasformazione.
Il Governo è stato molto attivo a livello internazionale, siglando accordi con vari paesi, fedele al ruolo di potenza non allineata che caratterizza l’India da tempo. Le intese più strette sembrano essere quelle con gli altri paesi Brics – la Russia in modo particolare per quanto riguarda l’energia e la difesa – ma Modi non rinuncia alle possibilità offerte dall’intervento delle potenze occidentali e delle loro multinazionali, che hanno trovato anche esse un ruolo significativo nei piani di modernizzazione del paese.
Il progetto di Modi è stato avviato, ma non si può dire che fila tutto liscio.
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November 13, 2015
Economia, Politica