Per molti l’accelerata di questi giorni verso un governo guidato da Matteo Renzi rappresenta una sorpresa, una mossa discutibile dettata dall’ambizione e da accordi veri o presunti con attori politici importanti di diversi schieramenti. Come sempre però, non bisogna leggere gli eventi pensando solo alla tattica tra destra, sinistra, centro, imprese, cattolici, ecc. C’è da chiedersi che cosa rappresenta il siluramento di Enrico Letta e perché è avvenuto in modo anticipato, partendo però dallo scenario generale.
In principio dobbiamo ricordare che nonostante tutte le battaglie interne al Pd, sarebbe ingenuo pensare a Renzi come un outsider contro il palazzo; è da tempo che la sua stella viene promossa da figure dnell’establishment nazionale ed internazionale. Dietro ai modi irruenti e alla “rottamazione†il giovane Renzi può contare sul sostegno di una parte della finanza – mediato dal suo amico Davide Serra – per non parlare dell’interessamento di vari gruppi di destra in Italia e anche negli Usa, interessati ad un leader che potrebbe “fare fuori†quella che si considera la vecchia sinistra, come notato anche da Massimo D’Alema.
Ma perché ora? Perché Renzi ha dovuto accelerare il suo cammino verso il potere, prima del varo di una nuova legge elettorale e dunque senza la legittimazione delle elezioni? Il motivo, a nostro avviso, non va cercato semplicemente nella convenienza di evitare i rischi di una campagna elettorale; piuttosto riguarda il pericolo che la situazione sociale ed economica sfugga al controllo delle istituzioni in Europa.
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Un ritorno alla politica?
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February 15, 2014
Politica