Transatlantico

– di Andrew Spannaus – Nell’attuale periodo di grave crisi sanitaria ed economica provocata dal coronavirus, diventa ancora più evidente il ruolo della comunicazione nel plasmare l’opinione pubblica, a volte anche senza considerare i fatti. Si prenda l’esempio degli Stati Uniti: Donald Trump viene giustamente criticato per la sua risposta tardiva al virus, visto che […]

– Newsletter Transatlantico N. 25-2020 Il presidente Trump ha dichiarato di non voler limitare i rapoporti commerciali con la Cina attraverso l’abuso di scuse riguardanti la sicurezza. In uno dei suoi tweet ha scritto che non vuole rendere impossibile agli altri di fare affari con gli Stati Uniti. In particolare, Trump si riferiva alla vendita […]

Più si studia il rapporto Mueller più diventa evidente che non sono stati gli amici di Trump a cercare i contatti con i russi, sono stati agenti dei servizi d’intelligence a cercare di stabilire tali legami, per motivi non ancora resi espliciti, ma che verosimilmente miravano a bollare Trump come un agente della Russia. Come […]

“Pensare che Trump non possa essere rieletto nel 2020 sarebbe un errore tanto grande quanto quello fatto da chi pensava che non potesse mai diventare presidente la prima volta”. Queste le parole di Doug Sosnik, stratega democratico ed ex consigliere di Bill Clinton negli anni Novanta, in un commento pubblicato sul Washington Post il 6 […]

– di Andrew Spannaus – Un attacco chimico, giudizi immediati della stampa, e pressioni per un intervento militare. Quello che si vede in questi giorni in merito alla guerra in Siria ricorda quanto vissuto dalla precedente Amministrazione Usa, quella di Barack Obama, negli ultimi 4 anni. Alla fine Obama resistette alle pressioni, attirandosi numerose critiche […]

I primi sondaggi sul sostegno della popolazione americana alle azioni della nuova Amministrazione indicano che il tema più caldo rimane quello del lavoro industriale. Infatti mentre su questioni come il muro con il Messico e l’abrogazione della riforma sanitaria di Obama meno della metà della popolazione si dichiara d’accordo, sul cambiamento degli accordi commerciali internazionali […]

– di Andrew Spannaus – La sua candidatura doveva essere un fuoco di paglia; Donald Trump sarebbe dovuto crollare nei sondaggi dopo pochi mesi lasciando spazio ai candidati più seri e graditi all’establishment, più o meno come è sempre successo nelle primarie americane. Eppure è ancora lì, in testa tra i repubblicani quando mancano meno […]