– di Paolo Balmas –
Lo scorso venerdì (10 marzo 2023) il presidente cinese Xi Jinping è stato riconfermato alla guida della Cina per la terza volta, segnando così un precedente e un punto di non ritorno per il sistema politico cinese. Il limite del secondo mandato non esiste più. Sebbene fosse informalmente annunciato e accettato con la conferma dello scorso ottobre di Xi alla guida del Partito, ora è una realtà storica. Negli ultimi anni si era detto continuamente che Xi Jinping e i suoi collaboratori più vicini stavano operando per raggiungere questo fine, cioè di mantenere il potere oltre i termini tradizionali. La legge è stata modificata, il Partito ha approvato (a ottobre) e la settimana scorsa è stata la volta del Congresso nazionale. Tuttavia, le previsioni sulla squadra di governo, che secondo molti analisti avrebbe dovuto essere interamente formata dai collaboratori più vicini a Xi, non sono state soddisfatte (almeno per il momento).
La novità importante è quella del numero due della nomenclatura politica cinese, cioè la posizione di Primo Ministro, che è stata affidata a Li Qiang, segretario del Partito della sezione di Shanghai dal 2017 al 2022. Una figura importante che lascia comprendere la direzione della nuova fase di riforma cinese. Li è noto per essere un sostenitore della libera impresa.
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March 17, 2023
Notizie, Politica