– di Paolo Balmas –
Le grandi compagnie petrolifere stanno registrando guadagni record grazie ai movimenti dei prezzi del petrolio e dei prodotti raffinati. L’inflazione, spinta in parte dalle politiche bancarie centrali che hanno pompato liquidità nel sistema finanziario, pesa sui cittadini mentre consente guadagni esorbitanti per chi produce energia e commercia in idrocarburi. Altri movimenti annunciati negli Stati Uniti fanno pensare a potenziali ulteriori aumenti dei prezzi sui mercati internazionali. L’Amministrazione Biden ha annunciato un aumento delle tasse di importazione di greggio. I raffinatori statunitensi utilizzano principalmente greggio proveniente dai paesi dell’America Latina ed esportano i loro prodotti in tutto il mondo, compresa l’Europa. Un aumento delle tasse di importazione negli Usa risulterà in un aumento, ad esempio, dei carburanti per le linee aeree civili in Europa. Questo quadro si inserisce in un complesso meccanismo internazionale che presagisce ulteriori scossoni nei mercati dell’energia, aumenti dei prezzi e attriti geopolitici fra Russia, Usa, Iran e i paesi dell’Opec in generale.
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August 16, 2022
Economia, Notizie