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Rubio Trump

Rubio spinge il Sistema americano

December 18, 2021

Economia, Notizie, Politica

Il senatore della Florida Marco Rubio continua la sua campagna per promuovere una nuova politica industriale per gli Stati Uniti, e convincere il partito repubblicano ad allontanarsi dalle posizioni del Washington Consensus degli ultimi decenni. C’è infatti un movimento piccolo ma crescente nel mondo repubblicano Usa che ha capito che il momento è giusto per correggere gli errori della globalizzazione e ricostruire la forza economica degli Stati Uniti prendendo a modello il “Sistema americano di economia politica” associato a personaggi storici come Alexander Hamilton, Henry Clay e Abramo Lincoln. Gli sforzi sono guidati dal gruppo “American Compass”, che promuove una discussione intellettuale nel mondo conservatore con l’obiettivo di dare sostanza al populismo economico ed effettuare dei cambiamenti duraturi per i prossimi decenni.

Nel recente “Henry Clay Lecture”, organizzato proprio da American Compass, Rubio si è focalizzato sull’errore di aver fatto entrare la Cina nel Wto vent’anni fa, risultato del dilagarsi di una posizione ideologica tra le istituzioni dello Stato e del business a favore della sempre maggiore integrazione commerciale, che ha minato l’indipendenza economica del Paese. Il senatore ha ricordato l’utilizzo strumentale del concetto di “libertà economica” che ha prevalso rispetto alla forza industriale, provocando “un disastro economico, sociale e geopolitico”.

La Cina è un avversario a tutti i livelli nella visione di Rubio, che utilizza un linguaggio tipicamente repubblicano in contrasto al comunismo. Afferma che il sistema cinese non ha niente a che fare con il capitalismo, in quanto Pechino non rispetta le regole ma ruba i nostri segreti commerciali e usa la contraffazione per distruggere le nostre imprese.

In questo il senatore della Florida riflette in realtà una visione che ormai è abbastanza condivisa nelle istituzioni americane: sull’onda della sterzata data al Paese da Donald Trump ora si punta a rafforzare settori industriali e filiere importanti, vincere le sfide nel campo tecnologico, e anche approfondire le alleanze per contrastare la crescita cinese a livello strategico. Mentre è vero che i vertici del partito repubblicano – e non solo – sono ancora lontani dall’aver adottato una visione basata su una nuova politica industriale, se si considerano insieme i vari campi su cui lo Stato americano è intervenuto dal 2020 in poi – infrastrutture, tecnologia e ricerca, dirigismo monetario – è difficile non riconoscere un cambiamento di direzione importante. In più, l’amministrazione Biden sta cercando di varare un nuovo, grande intervento di spesa sociale, ma su questo punto Rubio preferisce mantenere la retorica tradizionale del suo partito degli ultimi decenni, definendo il piano Build Back Better come una ricetta per il “socialismo”. Critica ancora l’intervento dello Stato e difende il concetto di libero scambio, pur avanzando politiche che chiaramente richiedono una forte azione della politica per orientare il paese verso l’obiettivo di avere una grande “capacità e diversità industriale”.

– Newsletter Transatlantico N. 38-2021

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