– di Andrew Spannaus –
La pubblicazione di un rapporto interno dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW in inglese) sembra confermare i dubbi sulla paternità degli attacchi chimici condotti nella guerra siriana. Il documento, datato 27 febbraio 2019 e firmato da Ian Henderson, dirigente di lunga data della OPCW, non era mai stato reso pubblico, presumibilmente perché contraddice la versione prevalente che attribuisce alle forze di Bashar al-Assad ogni attacco chimico nel conflitto siriano. Ora è stato ottenuto e pubblicato dal Working Group on Syria, Propaganda and Media.
La valutazione esamina gli eventi occorsi a Douma il 7 aprile 2018, quelli che hanno provocato il bombardamento della Siria pochi giorni dopo, il 14 aprile, da parte degli Stati Uniti (e della Francia e del Regno Unito). Fu il secondo attacco autorizzato dal presidente americano Donald Trump in risposta alle pressioni provenienti da chi voleva convincere gli Stati Uniti a spostare l’attenzione dalla guerra agli estremisti dell’ISIS, all’estromissione di Assad.
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May 29, 2019
Notizie, Strategia