In una lettera aperta del 1 settembre i “Veteran Intelligence Professionals for Sanity (VIPS)” – un gruppo di ex ufficiali militari e della Cia formatosi nel 2003 per denunciare “l’utilizzo dell’intelligence per giustificare la guerra” – si è rivolto al Cancelliere tedesco Angela Merkel per rimarcare la mancanza di prove della cosiddetta invasione russa dell’Ucraina. Ricordano gli eventi che portarono alla guerra in Iraq 12 anni fa, e che l’allora Cancelliere Schroeder si rifiutò di partecipare proprio per via della debolezza delle prove, suggerendo che oggi la Merkel mantenga dei dubbi “sulle accuse mosse dal Dipartimento di Stato Usa e dagli ufficiali della Nato“.
La lettera continua:
“Il presidente Obama ha provato ad abbassare la retorica dei propri diplomatici e dei media commerciali il 29 agosto, quando ha descritto le recenti attività in Ucraina come ‘una continuazione di ciò che avviene ormai da molti mesi… non è proprio un cambiamento’.
Tuttavia, il controllo di Obama sui policymakers nella propria Amministrazione è molto tenue – policymakers che, tristemente, mancano di un senso della storia, sanno poco della guerra, e sostituiscono le invettive anti-russe alla politica. Un anno fa, i falchi nel Dipartimento di Stato e i loro amici nei media sono quasi riusciti a far sferrare ad Obama un grande attacco alla Siria, di nuovo basato su ‘intelligence’ che nel migliore dei casi era molto dubbia“.
I veterani dell’intelligence affermano che i “federalisti” hanno molto sostegno a livello locale, e sospettano anche che i russi forniscono aiuti di vario tipo, compreso l’intelligence sul campo. Per ora gli aiuti non comprendono carri armati e mortai, ma se si andrà avanti su questa strada arriveranno di sicuro. Per questo motivo la lettera conclude parlando dell’importanza del cessate il fuoco e suggerisce di dire a Poroshenko e Yatsenyuk che non potranno entrare nella Nato, e che “la Nato non ha nessuna intenzione di condurre una guerra per procura contro la Russia”.
September 12, 2014
Notizie, Strategia