– di Andrew Spannaus –
L’esplosione delle proteste per strada in Iran ha suscitato la speranza tra molti in Occidente che fosse arrivato il momento di una ribellione politica in grado di mettere in difficoltà le strutture del potere della Repubblica islamica. In questo periodo è già in atto una riorganizzazione degli equilibri nel Medio Oriente, spinta dall’alleanza di fatto tra l’Arabia Saudita e Israele in chiave anti-Iran – con il sostegno attivo della Casa Bianca di Donald Trump. Dunque la situazione potrebbe sembrare l’occasione per un cambiamento atteso da tanto tempo. Occorre però fare ordine su quanto successo nelle ultime settimane, e capire quale ruolo l’Occidente abbia già svolto, e potrebbe svolgere in futuro.
Le indicazioni sono che le proteste sono state essenzialmente spontanee. Non sono stati gli americani e i sauditi a provocarle; piuttosto, se c’è stata una mano manipolatrice, sembra essere venuta da dentro l’ Iran stesso; alcuni elementi conservatori avrebbero incoraggiato le dimostrazioni inizialmente con l’obiettivo di mettere in imbarazzo il governo del Presidente Rohani.
Tuttavia le motivazioni principali sono state le condizioni economiche.
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January 13, 2018
Strategia