– di Andrew Spannaus –
Dopo 5 mesi di indagini il procuratore speciale Robert Mueller ha prodotto i primi capi d’accusa in relazione allo scandalo del Russiagate. I casi più seri però, quelli di Paul Manafort e del suo assistente Richard Gates non hanno nulla a che fare con l’elezione del Presidente Trump; piuttosto riguardano un presunto riciclaggio di denaro proveniente dall’estero e la mancata registrazione di Manafort come “agente straniero” – cioè come lobbista – in merito ai suoi rapporti con l’ex presidente ucraino Viktor Yanukovich.
Mentre il primo è considerato un reato serio, se effettivamente dimostrato, per ora l’unico aspetto con vera rilevanza politica è il comportamento di George Papadopoulos, un giovane assistente della campagna di Trump che ha tentato di stabilire rapporti con i russi e afferma di “aver sentito” che la Russia possedesse informazioni compromettenti su Hillary Clinton.
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November 4, 2017
Notizie, Politica