Al vertice dei paesi Brics tenutasi a Forteleza nel Brasile negli ultimi giorni i leader dei cinque paesi (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa) hanno siglato l’accordo per la New Development Bank (NDB), che potrà segnare un cambiamento significativo nelle relazioni internazionali. La Banca dei Brics finanzierà progetti infrastrutturali nelle economie emergenti e sarà aperta ad accogliere membri nuovi, ma in ogni caso i Brics manterranno il controllo maggioritario (almeno il 55%).
La nuova banca è una mossa che mira a liberare i suoi fondatori – e anche altri paesi in via di sviluppo – dalla necessità di ricorrere alle istituzioni finanziarie guidate dall’Occidente come la Banca Mondiale. L’obiettivo è di concedere prestiti soprattutto per la costruzione di infrastrutture con meno restrizioni e in tempi più rapidi. Si tratta di una continuazione del processo già in atto da diversi anni in cui numerosi paesi – dal Sudest asiatico all’Africa all’Europa orientale – si rivolgono a paesi come Cina e Russia per finanziare il proprio sviluppo, sperando di evitare le condizioni politiche che accompagnano i prestiti occidentali. Dunque con la nuova Banca si tenta di ridimensionare il peso della finanza americana ed europea, nel contesto della cooperazione multilaterale tra le potenze emergenti.
Oltre alla NDB e ad un altro fondo specifico per le infrastrutture, i membri del Brics hanno anche sottoscritto la Contingency Reserves Arrangement, un meccanismo per fornire liquidità a paesi che vengono attaccati dalla speculazione. Nel caso di un forte deflusso di capitali si tenterà di proteggere la moneta nazionale dalla volatilità finanziaria. Il Vicegovernatore della Reserve Bank of India Urjit Patel è stato esplicito nell’indicare la volontà di affrancarsi dalle strutture finanziarie internazionali attuali: “Penso sia un segnale importante che i paesi Brics vogliano guidare un cambiamento nel modo in cui pensiamo all’architettura finanziaria mondiale” ha detto nel corso del vertice a Fortaleza.
La banca dei Brics
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July 21, 2014
Economia, Notizie