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James Comey

Trump e l’intelligence: la guerra maldestra

May 13, 2017

Notizie, Politica

– di Andrew Spannaus –

Il licenziamento del direttore del FBI da parte del presidente Donald Trump sta provocando una tempesta a Washington, con paragoni a Richard Nixon e speculazioni che la mossa di Trump per difendersi potrebbe in realtà essere l’inizio della sua fine. In superficie la storia è semplice:la Casa Bianca avrebbe cercato una scusa per estromettere James Comey perché stava andando avanti con l’indagine sui legami tra la Russia e la campagna elettorale di Trump. Come con tutti gli scontri intorno al nuovo presidente, in realtà c’è un altro livello da considerare.

Lo scenario più profondo, ipotizzato da alcune fonti a Washington, è questo: l’anno scorso, prima delle elezioni di novembre, alcune figure chiave nella comunità d’intelligence americana hanno raggiunto la conclusione che né Hillary Clinton né Donald Trump erano adatti a fare il presidente. Clinton era pericolosa per via del suo atteggiamento aggressivo in politica estera, e Trump semplicemente non era qualificato. Dunque si sono messi in moto dei piani per danneggiare entrambi, con la speranza di mettere un’altra persona alla Casa Bianca.

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