Lo scorso 20 giugno 2014 l’Eni ha siglato un contratto con la China National Offshore Oil Corp. (Cnooc), la più importante impresa cinese per lo sfruttamento dei bacini subacquei di petrolio e gas. L’accordo prevede l’esplorazione, per un periodo di sei anni e mezzo, del bacino di Quiongdongnan, a sud dell’isola di Hainan nel Mar cinese meridionale. L’Eni affronterà l’intera spesa delle operazioni che si svolgeranno nel blocco 50/34, un’area di circa 2000 chilometri quadrati. La Cnooc si è riservata il 51% di ogni futura attività commerciale.
Il blocco era stato messo a disposizione degli investitori stranieri sin dal 2012. Il patto con l’Eni è avvenuto a pochi mesi dall’inizio della produzione di gas naturale da parte della Husky Energy Inc., l’impresa del tycoon Li Ka-shing con base a Hong Kong, che dallo scorso marzo 2014 ha messo in funzione l’impianto del blocco Liwan 3-1, situato nello stesso Mare.
Malgrado l’agitazione che si propaga poche miglia più a sud a causa degli attriti fra la Cina e il Vietnam, nelle acque convenzionali cinesi l’interesse per l’esplorazione dei bacini è cresciuta esponenzialmente. L’Eni ha concluso un accordo storico che l’avvicina ancor di più allo stato cinese con cui mantiene buoni rapporti da circa trent’anni.
June 23, 2014
Economia, Notizie