Conclusa la prima fase delle trattative con l’Iran

La scorsa settimana si è conclusa a Vienna la prima fase delle trattative per raggiungere un accordo globale con l’Iran sulla questione nucleare. Il prossimo incontro ufficiale si terrà nel mese di maggio, quando i partecipanti prevedono discussioni ad oltranza per lo sviluppo di una bozza dell’accordo finale.
Il Ministro degli esteri iraniano Javad Zarif ha dichiarato che “abbiamo trovato l’accordo sul 50-60 per cento delle questioni da risolvere, ma quelle che rimangono sono diverse e importanti”.
Dopo una dichiarazione congiunta di Zarif e di Catherine Ashton, capo della politica estera europea, i rappresentanti di entrambe le parti hanno voluto mitigare le aspettative. In risposta alle domande dei falchi nel Senato Usa, il Segretario di Stato John Kerry ha confermato che siamo “a circa la metà” del processo, ma ha voluto evitare di mostrare troppo ottimismo, forse anche per non provocare nuove proteste da parte di chi osteggia le trattative. Infatti numerosi senatori americani, che dovranno ratificare un eventuale accordo, si oppongono perfino al diritto di arricchimento dell’uranio per scopi civili.
Tuttavia tra i negoziatori è evidente che una tale proibizione non farà parte dell’accordo finale. Il Vice Segretario di Stato Usa William Burns, che ha guidato le discussioni segrete tra Usa e Iran l’anno scorso, ha detto recentemente “La verità è che, alla fine della giornata… se l’Iran vuole dimostrare che non ha interesse a sviluppare un’arma nucleare… noi abbiamo fatto capire chiaramente che accetteremo un programma nucleare civile per l’Iran; non dovrebbe essere impossibile raggiungere un accordo”.
Nelle ultime settimane sono state sviluppate diverse proposte tecniche per modificare il modo di utilizzo degli impianti iraniani con lo scopo di garantire che non saranno utilizzati per scopi militari.

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