– analisi di Paolo Balmas –
La Bank of America Merrill Lynch nel rapporto che tratta i pericoli incombenti sullo scenario economico finanziario mondiale di marzo 2016, non menzionava la possibile vittoria della Brexit. Nel rapporto successivo, uscito il 12 aprile, Brexit era apparsa al secondo posto della classifica. Eppure, nulla farebbe credere alla reale possibilità di una vittoria per far uscire la Gran Bretagna dall’Unione Europea. Ma di mezzo c’è l’elettorato inglese, animato da un solido sentimento nazionalista, deluso da varie politiche di Bruxelles e ancora memore di un passato europeo poco promettente, ricordato di recente dalla stampa dei nuovi biglietti da cinque sterline sui quali campeggia il volto di Winston Churchill.
L’accordo in quattro punti (governance economica, competitività, sovranità, sicurezza sociale/libera circolazione), firmato da Cameron in sede europea lo scorso febbraio, dovrebbe essere sufficiente per convincere la popolazione del Regno Unito ad accettare una condizione di privilegio all’interno dell’Unione. Ma evidentemente esistono interessi sia interni che esterni che valgono il rischio di una Brexit.
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June 10, 2016
Politica