In Italia non si finanzia la cultura. Lo si sente dire e i numeri lo confermano purtroppo. In termini di percentuale del Pil il confronto con gli altri paesi europei non è felice. Tra i 27 paesi dell’Unione Europea l’Italia è ultima per percentuale del Pil speso per la cultura: l’1,1 per cento rispetto ad una media del 2,2.
Ovviamente si tratta di un paradosso, in quanto l’Italia ha una grandissima eredità culturale in tanti campi. Il paese esercita una forte attrazione sul mondo e come tale rappresenta un punto di riferimento per milioni di turisti, studiosi e studenti universitari.
Per molti di questi l’Italia sembra un paradiso culturale, ma per chi rimane in Italia più a lungo – come il sottoscritto – c’è l’impressione che nella società italiana l’altissima tradizione e la conoscenza culturale non siano diffuse capillarmente tra la popolazione; rimane competenza di un élite sociale, o di chi si occupa della cultura direttamente.
Non voglio dire che altrove tutto è perfetto, naturalmente; l’intento è di indagare le cause di una situazione in un certo senso difficile da comprendere, e che a mio avviso non permette al paese di dare il suo meglio.
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March 26, 2015
Cultura