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D’Alema: Se l’Europa non cambia, ha ragione chi la contesta

March 5, 2014

Notizie

(Transatlantico) Nel corso di un dibattito alla Foundation for European Progressive Studies tenuta la scorsa settimana, Massimo D’Alema ha mostrato di capire la necessità di un cambiamento della visione tecnocratica dell’Europa che sta provocando forti proteste tra la popolazione.

Nella discussione sul populismo, l’ex premier ha detto che molti ora vedono le élite politiche e finanziarie come responsabili delle condizioni di crisi. Sentono dire che ci vuole più Europa ma per loro “significa meno welfare, meno pensioni, più flessibilità del lavoro; e quindi si spaventano quando gli diciamo più Europa… Ci vuole un’Europa che torni ad essere guidata dai suoi valori e che non si riduca alla governance economica… Se continuiamo così, hanno ragione quelli che protestano“. Di fronte a questo quadro D’Alema suggerisce di comprendere le ragioni della protesta e di “farsene carico“… di capire i sentimenti del popolo e “portarlo dalla nostra parte“.

Non è una strategia nuova; la domanda è se il tentativo di farsi portatori delle istanze della gente avverrà con l’intenzione di attuare un cambiamento efficace, oppure se sarà semplicemente uno stratagemma per evitare di essere travolti dalle proteste. Come abbiamo già scritto, crediamo che il Governo Renzi sia nato proprio in risposta a queste paure, cioè che una fetta dell’establishment abbia compreso il pericolo della prosecuzione di una linea dura in aperto contrasto con gli interessi di buona parte della popolazione.

Il neopremier ha annunciato delle azioni immediate che dovrebbero ridare un po’ di linfa all’economia reale, a partire dallo sblocco totale dei debiti della Pubblica Amministrazione. Sarebbe un buon inizio, un modo di concentrare delle risorse sui settori produttivi. Non abbiamo dubbi che Renzi abbia capito la necessità di mostrare subito un momento di rottura con la politica del rigore praticata negli ultimi anni, ma dati gli interventi perentori dei tecnocrati interni e sovranazionali è più che lecito dubitare che porterà ad una svolta vera.

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