– di Andrew Spannaus –
In seguito all’annuncio di un’intesa nella Commissione Finanze del Senato Usa per facilitare il passaggio dei nuovi accordi commerciali quali il TPP (Trans-Pacific Partnership) e il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), è scoppiata una rivolta tra vari settori del partito democratico. Il dibattito pubblico in questi giorni si concentra sui negoziati per il TPP, un accordo che coinvolgerebbe 12 paesi e un terzo del commercio mondiale, abbattendo le barriere esistenti in molti settori economici, dall’agricoltura alla proprietà intellettuale.
Come nel caso del TTIP tra Usa e Europa, le discussioni sull’accordo tra le nazioni del Pacifico non sono pubbliche; per questo motivo chi si oppone all’orientamento liberista delle nuove regole teme che il TPP contenga misure favorevoli alle grandi multinazionali ma dannose per i lavoratori.
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April 24, 2015
Economia, Notizie, Politica